giovedì 28 ottobre 2010

Una parola di chiarimento

Chi come me si aspettava di conoscere opinioni significative di sponda cristiana sulle discusse posizioni espresse al Sinodo di Roma rimane deluso. Il Custode di Terra Santa, che sottolinea la giusta e condivisa vocazione cristiana legata alla concretezza della terra in cui la Parola di Dio (quello della Bibbia, evidentemente) è nata e sbocciata, non ci aiuta. E questo proprio mentre lo stesso padre Pizzaballa è chiamato in causa polemicamente da Sergio Della Pergola.

Un grande archeologo




Ehud Netzer, l'archeologo israeliano a cui si deve la scoperta della tomba di Erode il Grande, è morto in seguito ad un incidente avvenuto qualche giorno fa proprio all'Herodion.

lunedì 25 ottobre 2010

Ridotto a mito

Al Sinodo si è definito Israele trapianto non assimilabile in Medio Oriente e corpo estraneo che corrode. Fino a giungere a mettere in questione il concetto di «terra promessa», spostando ormai i termini sul piano non più politico ma addirittura teologico. E se, malgrado tutto, il popolo ebraico è lì, vitale più che mai, qualcosa non torna. Perchè e da chi si sia concesso agli ebrei il diritto al ritorno su quella terra, alla «terra promessa»? E questa cosa che in tanti tra i cristiani (in specie tra i più "dotti") non possono ammettere. Passata l'emozione della Shoah, ora basta. Per gli ebrei, o assimilazione o isolamento e condanna.
Questa è la pietra d'inciampo, alla fine di tutto, anche della storia contraddittoria del tanto sbandierato dialogo ebraico-cristiano.
Ecco allora il passaggio chiave che si utilizza per la delegittimazione d'Israele. La Terra Promessa è stata abolita dalla presenza di Cristo che ha stabilito il regno di Dio. Noi cristiani non possiamo più parlare di Terra Promessa al popolo ebraico (...) Si sono portati 4-5 milioni di ebrei e si sono cacciati 3-4 milioni di palestinesi dalle loro terre in cui avevano vissuto per 1400-1600 anni.
In prospettiva cristiana la questione non è da poco. In quanto fondata su coordinate storiche e geografiche ben precise, la fede cristiana trova nella sua radice principale, quella ebraica, testimonianza e ragione irrinunciabili.
Altrimenti il rischio non è la scomparsa dei cristiani dal MO, ma la riduzione del cristianesimo a mito.

Questo passa

Ora quelli della tv, quelli di Canale 5, sono scandalizzati per i pellegrinaggi del popolo bue ad Avetrana. E ci fanno sociologia e morale.

domenica 24 ottobre 2010

Quel che dice

L'intervista a Veltroni. Leggetevela. E chi non sta con lui giudichi almeno i ragionamenti che fa.

sabato 23 ottobre 2010

Politicamente (e non solo) scorretto

Il re è nudo, potrei dire anche. Perchè in fin dei conti quello che sostiene il vescovo di Antiochia del Libano lo pensano in tanti. E non solo tra gli sprovveduti, evidentemente. Chiederei anche su questo un giudizio ai vescovi riuniti al Sinodo.

venerdì 22 ottobre 2010

La realtà che conta

Mentre la D'Urso su Canale 5 continua a civettare senza un briciolo di vergogna, circondata dal suo penoso corteo di guitti, leggo ora su Il Quotidiano I tg, Sarah e la politica da cambiare, di don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas.

Cita Giovanni Sartori (sostenere che la cittadinanza dell'era elettronica è caratterizzata dalla possibilità di accedere a infinite informazioni... sarebbe come dire che la cittadinanza nel capitalismo consente a tutti di diventare capitalisti. È vero che un'immagine può valere più di mille parole. Ma è ancor più vero che un milione di immagini non danno un solo concetto). E parla di eventi occultati dalla tv, per (cita ancora) amplificare notizie (...) che non mettono in pericolo il sistema, per evitare di trattare altri argomenti "scottanti" e pericolosi per l'assetto che i politici hanno il compito di proteggere.

Sono fuori dalla realtà, mi vien da pensare. La realtà è la finzione (di parole, di sentimenti e d'informazione) della tv.

mercoledì 20 ottobre 2010

Lezione di tolleranza

Ho rivisto ancora il Buio oltre la siepe, di cui mi porto dietro ricordi e insegnamenti sin da ragazzo. Guardatevelo, di questi tempi ci torna utile a tutti.

lunedì 18 ottobre 2010

Chi è il mostro

Paolo Del Debbio, l'imparziale e distaccato giornalista del mattino di Canale 5, ci dice ora, stupito e sdegnato, che ad Avetrana - sapete tutti dov'è - addirittura la Protezione Civile è intervenuta per bloccare lunghe code d'auto intorno alla "casa degli orrori". Centinai di guardoni che andavano lì anzichè passarsi la domenica al centro commerciale.
E si chiede, il Nostro, chi sia mai il responsabile di tutto questo, a chi imputare questa deriva nei costumi e nella morale di un popolo.
Ma i giornalisti, si risponde (e convengo) lui stesso. Bello però che Del Debbio ha appena finito di rompere le balle con l'ennesimo lungo programma sul giallo dell'estate.

Qualche domanda da porre

Ai vescovi riuniti per il Sinodo sul Medio Oriente a Roma il nunzio in Libano, monsignor Edmond Farhat, ha comunicato che Israele è la causa di ogni male in MO ed è il motivo - alla fine di tutto - per cui ...dall'Iraq alla Turchia, al Pakistan fino all'India, le vittime si sono moltiplicate. Si tratta sempre di innocenti e di servitori volontari: monsignor Luigi Padovese e don Andrea Santoro in Turchia, l'avvocato assassinato con la sua famiglia in Pakistan, monsignor Claverie e i religiosi e le religiose in Algeria, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli innocenti, assassinati durante la guerra del Libano...

Ma non è l'unico, il prelato libanese, a pensarla così. La posizione della Chiesa di Roma sulla questione del MO è ben nota. E in occasione del sinodo si segnalano diverse iniziative in questo senso.

A me rimane qualche domanda, che porrei volentieri ai Signori Vescovi riuniti a Roma.

In considerazione del ribadito desiderio e dei continui sforzi del Vaticano (e della Chiesa, delle Chiese cristiane tutte, direi) di agire per tutelare anzitutto le minoranze cristiane che sopravvivono difficoltosamente in quei Paesi, come essi si pongono di fronte agli appelli coraggiosi (e sopra le parti, questi si) che giungono dai cristiani nei Paesi islamici?

Ancora, come si pongono di fronte agli incontrovertibili dati che documentano un sostanziale aumento della popolazione di fede cristiana solo in Israele?

O la posizione della Chiesa sul conflitto dipende da altro?

domenica 17 ottobre 2010

Le foto. 5. Gerusalemme. Fine



Questa è l'ultima. Con lo slideshow potete rivederle tutte insieme
(e anche qualcuna in più).

sabato 16 ottobre 2010

L'età del Prof

Ho letto dell'obiezione (si cita anche l'età, tra i motivi; non credo se ne discuta la competenza) alla nomina di Veronesi a dirigere l’Agenzia per la Sicurezza del nucleare. In verità, magari il paragone non c'entra granchè, una riflessione sulla gerontocrazia nostrana l'avevo fatta appena qualche giorno fa. A Tel Aviv, all'aeroporto Ben Gurion, uno dei più "pericolosi" al mondo, ho trovato decine e decine di ragazze\i incaricati di tutte le procedure di sicurezza e imbarco. In pratica, svolgono loro, 22-24enni (manco nell'età dei bamboccioni) le operazioni di controllo su passeggeri e bagagli. Roba da poco?

Ripeto, c'entra poco con Veronesi, ma qui da noi ci sarà da qualche parte un under 35-40 che conti qualcosa?

Le foto. 4. Safed





mercoledì 13 ottobre 2010

domenica 10 ottobre 2010

Immagini

Dovrei scrivere di Gerusalemme, a questo punto. Di queste giornate rinfrescate dalla piacevole brezza serale. Delle sue strade strapiene di turisti-pellegrini d'ogni dove (russi tanti, Dio mio, quanti russi ci sono). Dei miei giri nei suoi posti più remoti e straordinari. Ma mi pressano in cento lingue, in questo improbabile internet cafe della Citta Vecchia.
Farò cosi, allora. Le cose tecniche le metterò nel sito. Quelle personali, le impressioni, i ricordi e le annotazioni, sono tante e tanto complesse. Molte le terrò per me. Metterò qui invece qualche foto. Lo farò al mio ormai ritorno a casa. Che è ormai prossimo, purtroppo.

martedì 5 ottobre 2010

Lo spirito e il pallone

La giornata ieri si era conclusa tra i sassi millenari di Tel Hazor. Un altra casella completata.
Prima, però, ancora a Safed. E' sulla strada verso nord, verso Qiryat Shmona. Non ci passano che pochi gruppi di ebrei, come quelli che ho visto ad esempio in una delle tante sinagoghe sefardite della cittadina. Nulla dei cabalisti per cui questo posto incuriosisce tanti. Invece, in un cortile ho visto dei bambini coi peot, i ricciolini neri, e tutti coperti fino ai piedi, dare calci ad un pallone. Com'è vero che è lo sport più bello del mondo!
Qui a Gerusalemme, alle otto di sera, la brezza fresca ti ripaga del caldo assoluto della Galilea e del passaggio di stamane da Gerico e dal Mar Morto. E vi ho anche trovato qualcosa di nuovo (strano, pensando al fatto che nulla pare muoversi da secoli...).

lunedì 4 ottobre 2010

Si procede

Stare qui e pensare alla rete è impossibile. Dunque, aggiorno.
Cesarea Marittima, il Lago e il Golan (fino a Banias, passando dai paraggi di Quneitra). E Haifa, con la catena del Carmelo. Naturalmente Nazareth e il Tabor.
Torno ora a Safed, la città dei cabalisti, in cima ai monti di Meron.
Ci sono almeno 37 gradi! Di più? Forse...
Le impressioni (scontate) ad un altro momento.