mercoledì 18 gennaio 2012

Torniamo a bordo, cazzo

Siccome questo è il Paese dove trovare qualcuno che paghi per i propri errori è impresa, questa si, titanica, trovo quanto meno curiose talune prese di posizioni. E non perchè s'intenda condannare uno, sospinti da ciò che comunque pubblicamente appare, prima ancora di un giusto processo, ma perchè in fondo si teme che tutto italianamente finirà - e magari tra 20\30 anni - a tarallucci e vino. Il dubbio e il timore sono ragionevoli.
Come ragionevole sembra il pubblico ludibrio a cui additato il comandante della Concordia. Che poi, nel nostro piccolo, nel nostro quotidiano si possa essere altrettanto infimi e infingardi, è un'altra cosa. Intanto Schettino ci ha fatto incazzare. E di brutto.
A me allora vanno bene le metafore su Italia e italiani, perchè questa è la realtà, questo è ciò che tanti percepiamo. Con buona pace di chi in questi giorni vuole distinguersi.

Nessun commento: