venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale



Betlemme, Grotta della Natività, 11 ottobre 2010.

giovedì 23 dicembre 2010

E te ne stavi a casa (nel mio dialetto suona meglio, però)

..., lo strategismo - sentimentale e non - è l'essenza e la chiave di lettura del comportamento di ogni entità vivente, compresa la materia, perché anch'essa vive. Con il risultato - ora che lo strategismo della società umana è troppo degenerato - che essa ha pudore di essere decifrata. Sennonché siamo ad un guado in cui la corrente è troppo forte, e l'umanità non può più sostarvi, sicché pian piano sta superando la paura di avanzare, che comunque non ha più motivo di avere, perché, dalla coppia all'economia, non ha più convenienza a conservare i ben poco invidiabili 'status' nei quali è precipitata. 

venerdì 17 dicembre 2010

La pantera rosa non c'è più

Non amo le classifiche (i gusti sono gusti...), ma questo elenco dei migliori film di Blake Edwards me lo voglio ricordare.

martedì 14 dicembre 2010

0 - 3 senza discussioni

L'ennesima sconfitta del centrosinistra, che si era buttato anima e corpo nell'avventura di provare a cacciare SB, alleandosi con improbabili compagni di viaggio, si realizza come nel peggiore degli incubi. Col rinnegamento di anonimi deputati (ma, prezzolati o no, chi li ha portati a Roma?), il fallimento delle leadership (Bersani, perdente d'insuccesso come i suoi predecessori, e Di Pietro, sempre a un passo dalla resa dei conti ...che non tornano mai; aggrappati a Casini, pronto sempre a stare con un piede in due staffe, e Fini, tradito e demolito da quelli con cui appena ieri aveva fatto le barricate) e lo squallore di una piazza che regala l'Italia a vita a SB.

domenica 5 dicembre 2010

Un Paese di farabutti?

A guardare stasera in tv Report (Rai Tre) si rimane senza parole. Vuoi anche per la valenza etica di Croce Rossa (in cui di certo vi saranno migliaia di operatori encomiabili), ma ti assale un senso di nausea, di putredine che ormai avvolge questo Paese.

martedì 30 novembre 2010

Woody Allen

Cosa penso della morte? Be’ sono assolutamente contrario.
Woody Allen compie 75 anni. Mi sono ripassato alcune sue cose.

- Dio è morto, Marx è morto… e anch'io oggi non mi sento molto bene!
- Sono contrario al rapporti prima del matrimonio; fanno arrivare tardi alla cerimonia.
- Quel ballerino aveva una calzamaglia così stretta che non solo si distingueva il sesso, ma anche la religione.
- Quando fui rapito i miei genitori si diedero subito da fare. Affittarono la mia stanza.
- Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo.
- Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
- Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'auto spinta da due tizi.
- Il mio grado nell'esercito? Ostaggio, in caso di guerra.
- Il mio primo film era così brutto che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
- Domattina alle sei sarò giustiziato per un crimine che non ho commesso. Dovevo essere giustiziato alle cinque, ma ho un avvocato in gamba.
- Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando questo succede.
- Mio nonno era un uomo molto insignificante. Al suo funerale il carro funebre seguiva le altre auto.
- Non sono narcisista, né egoista. Se fossi vissuto nell'antica Grecia non sarei stato Narciso". "E chi saresti stato?". "Giove".
- Durante la mia prima notte di nozze mia moglie, sul più bello, si è alzata in piedi per un'ovazione.
- Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.
- Quando ascolto troppo Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia.
- Avrei voluto essere una spia, ma bisognava ingoiare dei microfilm e il mio medico me l'aveva sconsigliato.
- Io, quando guido, se non leggo m'addormento.
- Se io faccio così bene all'amore, è perchè mi sono esercitato a lungo da solo.
- Voglio raccontarvi un obbrobrioso e vergognoso caso di contraccezione orale. Ho chiesto ad una ragazza se veniva a letto con me e lei mi ha detto: "No"!!

lunedì 29 novembre 2010

Le cose che ci raccontano

Ho appena letto Massimo Mantellini, che mi pare riesca, tra i pochi, a spiegare sinteticamente alcune cose su informazione, giornali e le vicende di Wikileaks di questi giorni. Credo che la disponibilità illimitata di fonti ci metta tutti nella posizione di farci un'idea di cosa ci succede intorno. Di sicuro stiamo meglio di qualche anno fa. I virgolettati, ad esempio, oggi fanno pena. Ci metti poco a cercarti qualsiasi documento o dichiarazione. Che poi ci siano dei rischi, anzitutto legati all'attendibilità delle stesse fonti, è vero. ...Fidarsi di Wikileaks o del Wall Street Journal? Il candidato argomenti a piacere...

venerdì 19 novembre 2010

Unica


Joan Baez è caduta dalla casetta sull'albero e si è ferita. 

venerdì 12 novembre 2010

Leggetelo

Rubo a Severgnini. ...Convincere un ragazzo o una ragazza che può diventare felice, ricco e famoso con un'idea; non mostrando i tatuaggi e le mutandine in televisione.

martedì 2 novembre 2010

Il pallone e la pace

Che fosse lo sport più bello del mondo lo sostengo da tempo. Chè possa contribuire a portare alla pace qualcuno ci prova.

giovedì 28 ottobre 2010

Una parola di chiarimento

Chi come me si aspettava di conoscere opinioni significative di sponda cristiana sulle discusse posizioni espresse al Sinodo di Roma rimane deluso. Il Custode di Terra Santa, che sottolinea la giusta e condivisa vocazione cristiana legata alla concretezza della terra in cui la Parola di Dio (quello della Bibbia, evidentemente) è nata e sbocciata, non ci aiuta. E questo proprio mentre lo stesso padre Pizzaballa è chiamato in causa polemicamente da Sergio Della Pergola.

Un grande archeologo




Ehud Netzer, l'archeologo israeliano a cui si deve la scoperta della tomba di Erode il Grande, è morto in seguito ad un incidente avvenuto qualche giorno fa proprio all'Herodion.

lunedì 25 ottobre 2010

Ridotto a mito

Al Sinodo si è definito Israele trapianto non assimilabile in Medio Oriente e corpo estraneo che corrode. Fino a giungere a mettere in questione il concetto di «terra promessa», spostando ormai i termini sul piano non più politico ma addirittura teologico. E se, malgrado tutto, il popolo ebraico è lì, vitale più che mai, qualcosa non torna. Perchè e da chi si sia concesso agli ebrei il diritto al ritorno su quella terra, alla «terra promessa»? E questa cosa che in tanti tra i cristiani (in specie tra i più "dotti") non possono ammettere. Passata l'emozione della Shoah, ora basta. Per gli ebrei, o assimilazione o isolamento e condanna.
Questa è la pietra d'inciampo, alla fine di tutto, anche della storia contraddittoria del tanto sbandierato dialogo ebraico-cristiano.
Ecco allora il passaggio chiave che si utilizza per la delegittimazione d'Israele. La Terra Promessa è stata abolita dalla presenza di Cristo che ha stabilito il regno di Dio. Noi cristiani non possiamo più parlare di Terra Promessa al popolo ebraico (...) Si sono portati 4-5 milioni di ebrei e si sono cacciati 3-4 milioni di palestinesi dalle loro terre in cui avevano vissuto per 1400-1600 anni.
In prospettiva cristiana la questione non è da poco. In quanto fondata su coordinate storiche e geografiche ben precise, la fede cristiana trova nella sua radice principale, quella ebraica, testimonianza e ragione irrinunciabili.
Altrimenti il rischio non è la scomparsa dei cristiani dal MO, ma la riduzione del cristianesimo a mito.

Questo passa

Ora quelli della tv, quelli di Canale 5, sono scandalizzati per i pellegrinaggi del popolo bue ad Avetrana. E ci fanno sociologia e morale.

domenica 24 ottobre 2010

Quel che dice

L'intervista a Veltroni. Leggetevela. E chi non sta con lui giudichi almeno i ragionamenti che fa.

sabato 23 ottobre 2010

Politicamente (e non solo) scorretto

Il re è nudo, potrei dire anche. Perchè in fin dei conti quello che sostiene il vescovo di Antiochia del Libano lo pensano in tanti. E non solo tra gli sprovveduti, evidentemente. Chiederei anche su questo un giudizio ai vescovi riuniti al Sinodo.

venerdì 22 ottobre 2010

La realtà che conta

Mentre la D'Urso su Canale 5 continua a civettare senza un briciolo di vergogna, circondata dal suo penoso corteo di guitti, leggo ora su Il Quotidiano I tg, Sarah e la politica da cambiare, di don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas.

Cita Giovanni Sartori (sostenere che la cittadinanza dell'era elettronica è caratterizzata dalla possibilità di accedere a infinite informazioni... sarebbe come dire che la cittadinanza nel capitalismo consente a tutti di diventare capitalisti. È vero che un'immagine può valere più di mille parole. Ma è ancor più vero che un milione di immagini non danno un solo concetto). E parla di eventi occultati dalla tv, per (cita ancora) amplificare notizie (...) che non mettono in pericolo il sistema, per evitare di trattare altri argomenti "scottanti" e pericolosi per l'assetto che i politici hanno il compito di proteggere.

Sono fuori dalla realtà, mi vien da pensare. La realtà è la finzione (di parole, di sentimenti e d'informazione) della tv.

mercoledì 20 ottobre 2010

Lezione di tolleranza

Ho rivisto ancora il Buio oltre la siepe, di cui mi porto dietro ricordi e insegnamenti sin da ragazzo. Guardatevelo, di questi tempi ci torna utile a tutti.

lunedì 18 ottobre 2010

Chi è il mostro

Paolo Del Debbio, l'imparziale e distaccato giornalista del mattino di Canale 5, ci dice ora, stupito e sdegnato, che ad Avetrana - sapete tutti dov'è - addirittura la Protezione Civile è intervenuta per bloccare lunghe code d'auto intorno alla "casa degli orrori". Centinai di guardoni che andavano lì anzichè passarsi la domenica al centro commerciale.
E si chiede, il Nostro, chi sia mai il responsabile di tutto questo, a chi imputare questa deriva nei costumi e nella morale di un popolo.
Ma i giornalisti, si risponde (e convengo) lui stesso. Bello però che Del Debbio ha appena finito di rompere le balle con l'ennesimo lungo programma sul giallo dell'estate.

Qualche domanda da porre

Ai vescovi riuniti per il Sinodo sul Medio Oriente a Roma il nunzio in Libano, monsignor Edmond Farhat, ha comunicato che Israele è la causa di ogni male in MO ed è il motivo - alla fine di tutto - per cui ...dall'Iraq alla Turchia, al Pakistan fino all'India, le vittime si sono moltiplicate. Si tratta sempre di innocenti e di servitori volontari: monsignor Luigi Padovese e don Andrea Santoro in Turchia, l'avvocato assassinato con la sua famiglia in Pakistan, monsignor Claverie e i religiosi e le religiose in Algeria, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli innocenti, assassinati durante la guerra del Libano...

Ma non è l'unico, il prelato libanese, a pensarla così. La posizione della Chiesa di Roma sulla questione del MO è ben nota. E in occasione del sinodo si segnalano diverse iniziative in questo senso.

A me rimane qualche domanda, che porrei volentieri ai Signori Vescovi riuniti a Roma.

In considerazione del ribadito desiderio e dei continui sforzi del Vaticano (e della Chiesa, delle Chiese cristiane tutte, direi) di agire per tutelare anzitutto le minoranze cristiane che sopravvivono difficoltosamente in quei Paesi, come essi si pongono di fronte agli appelli coraggiosi (e sopra le parti, questi si) che giungono dai cristiani nei Paesi islamici?

Ancora, come si pongono di fronte agli incontrovertibili dati che documentano un sostanziale aumento della popolazione di fede cristiana solo in Israele?

O la posizione della Chiesa sul conflitto dipende da altro?

domenica 17 ottobre 2010

Le foto. 5. Gerusalemme. Fine



Questa è l'ultima. Con lo slideshow potete rivederle tutte insieme
(e anche qualcuna in più).

sabato 16 ottobre 2010

L'età del Prof

Ho letto dell'obiezione (si cita anche l'età, tra i motivi; non credo se ne discuta la competenza) alla nomina di Veronesi a dirigere l’Agenzia per la Sicurezza del nucleare. In verità, magari il paragone non c'entra granchè, una riflessione sulla gerontocrazia nostrana l'avevo fatta appena qualche giorno fa. A Tel Aviv, all'aeroporto Ben Gurion, uno dei più "pericolosi" al mondo, ho trovato decine e decine di ragazze\i incaricati di tutte le procedure di sicurezza e imbarco. In pratica, svolgono loro, 22-24enni (manco nell'età dei bamboccioni) le operazioni di controllo su passeggeri e bagagli. Roba da poco?

Ripeto, c'entra poco con Veronesi, ma qui da noi ci sarà da qualche parte un under 35-40 che conti qualcosa?

Le foto. 4. Safed





mercoledì 13 ottobre 2010

domenica 10 ottobre 2010

Immagini

Dovrei scrivere di Gerusalemme, a questo punto. Di queste giornate rinfrescate dalla piacevole brezza serale. Delle sue strade strapiene di turisti-pellegrini d'ogni dove (russi tanti, Dio mio, quanti russi ci sono). Dei miei giri nei suoi posti più remoti e straordinari. Ma mi pressano in cento lingue, in questo improbabile internet cafe della Citta Vecchia.
Farò cosi, allora. Le cose tecniche le metterò nel sito. Quelle personali, le impressioni, i ricordi e le annotazioni, sono tante e tanto complesse. Molte le terrò per me. Metterò qui invece qualche foto. Lo farò al mio ormai ritorno a casa. Che è ormai prossimo, purtroppo.

martedì 5 ottobre 2010

Lo spirito e il pallone

La giornata ieri si era conclusa tra i sassi millenari di Tel Hazor. Un altra casella completata.
Prima, però, ancora a Safed. E' sulla strada verso nord, verso Qiryat Shmona. Non ci passano che pochi gruppi di ebrei, come quelli che ho visto ad esempio in una delle tante sinagoghe sefardite della cittadina. Nulla dei cabalisti per cui questo posto incuriosisce tanti. Invece, in un cortile ho visto dei bambini coi peot, i ricciolini neri, e tutti coperti fino ai piedi, dare calci ad un pallone. Com'è vero che è lo sport più bello del mondo!
Qui a Gerusalemme, alle otto di sera, la brezza fresca ti ripaga del caldo assoluto della Galilea e del passaggio di stamane da Gerico e dal Mar Morto. E vi ho anche trovato qualcosa di nuovo (strano, pensando al fatto che nulla pare muoversi da secoli...).

lunedì 4 ottobre 2010

Si procede

Stare qui e pensare alla rete è impossibile. Dunque, aggiorno.
Cesarea Marittima, il Lago e il Golan (fino a Banias, passando dai paraggi di Quneitra). E Haifa, con la catena del Carmelo. Naturalmente Nazareth e il Tabor.
Torno ora a Safed, la città dei cabalisti, in cima ai monti di Meron.
Ci sono almeno 37 gradi! Di più? Forse...
Le impressioni (scontate) ad un altro momento.

mercoledì 29 settembre 2010

Giaffa da sogno

Arrivando qui la sorpresa non è T.A., che ognuno già ha imparato a conoscere in qualche modo. Di straordinario è scoprire (o riscoprire) Giaffa, il suo piccolo sobborgo a sud. Un gioiello in ogni senso. E' la prima tappa di un viaggio atteso tanto.
La tastiera del pc di questo hotel è quasi marziana per me, coi caratteri ebraici che mi rendono tutto complicato (insieme alla mia presbiopia ormai consolidata. Però, la connessione libera e gratuita per tutti, ce la sogniamo da noi). E poi ho alle spalle gente che attende impziente che lasci libera la postazione...
Comunque proverò a fissare qui i ricordi di questa esperienza (siamo a 13 o 14, in Israele).

mercoledì 22 settembre 2010

A chi interessa

I miei appunti su Gerusalemme sono online da tempo. Ora, in occasione del mio ennesimo ritorno da quelle parti, ho provveduto a rivederli e integrarli. Nella pagina principale ho poi aggiunto il widget di friendfeed, che mi consente di aggregarvi tutte le cose nuove, e in basso quello coi tags di delicious, per una ricerca più rapida.

martedì 21 settembre 2010

La tv


Il TG5 apre con la morte della Mondaini. Dispiace dirlo (per Lei), ma siamo alla canna del gas.

mercoledì 15 settembre 2010

Ma non è solo dignità

Comincia a preoccuparmi il fatto di ritrovarmi a condividere le cose che scrive Filippo Facci. Adesso anche sulla Libia la penso come lui.

martedì 14 settembre 2010

Il più scemo

L'avevo segnalato su Facebook, il video del portiere marocchino. Mi aveva fatto scoppiare dal ridere. Poi è diventato famoso come il portiere più scemo del mondo. Il Foglio di Ferrara l'ha adottato. E il Post riepiloga tutto.

sabato 4 settembre 2010

Tempestività

La Rai non solo buca il gol di Cassano, ma all'ingresso in campo dell'esordiente Antonelli, mentre il commentatore Dossena sottolinea l'attesa e l'emozione del papà ex calciatore, interrompe ancora per la reclame. Grande sensibilità!

domenica 29 agosto 2010

Idea a basso costo

Va bene che il low cost dalle mie parti è un miraggio, e tale resterà per decenni, però può servire tenere a mente il ragionamento di tal Makoto Watanabe.

giovedì 26 agosto 2010

Quelli eran tempi

Il superamento del libero disordine del web da parte dei piccoli recinti costituiti dalle applicazioni che occupano la gran parte delle nostre attività sul web... L'ho letto qui. Che sia però uno sviluppo positivo ne dubito fortemente. Io ho già nostalgia della rete dei tempi andati.

martedì 17 agosto 2010

La classifica giusta

Ora c'è la storia della Cina che sorpassa il Giappone. E dell'Italia incalzata dal Brasile. Ci stanno raccontando questo, giornali e tv. Sento e leggo giudizi ineluttabili.

Ho ascoltato uno invece che dice che quello che conta è il PIL pro-capite. E le cose stanno diversamente. Ci sono in testa Lussemburgo, Norvegia, Qatar e Svizzera. USA 15°. Italia 21°. E la Cina è 105°!

A me - che ci capisco niente - pare più verosimile così.

sabato 14 agosto 2010

Che bella tv

Con buona regolarità la sera guardo in tv Sky Sport 24. Ieri mi è servito, accidentalmente, per comprendere come funziona la tv, e l'informazione in tv, adesso.

C'era il Trofeo Tim con Inter, Juve e Milan. Ovvio che interessasse a qualche milione di tifosi. Nulla di trascendentale, s'intende, rispetto a quello che accadrà tra qualche settimana. Comunque il clou delle amichevoli estive, almeno per la rivalità sportiva tra le tifoserie.

Per Sky invece l'evento non è accaduto. Non una parola, e dire che in quell'ora che l'ho guardata, la tv, avranno parlato a ripetizione di calcio sempre e soltanto.

Il fatto è che le partite sono state trasmesse da Canale 5, dalla concorrenza, e dunque era economicamente opportuno non farne cenno. Con buona pace del diritto\dovere d'informare gli utenti (clienti). L'informazione piegata alle strategie commerciali non è proprio una bella cosa.

giovedì 12 agosto 2010

Questa poi

Quella del tedesco che cerca lavoro in Polonia è proprio una cosa straordinaria. Dopo la Nazionale multietnica, la Germania continua a rivelarsi sorprendente.

giovedì 5 agosto 2010

Non dimentico

Mi sorprendo talvolta a ricordarne la figura fragile e travagliata, con quella vocazione forse tarda, sicuro sofferta ma ferma, fuori ruolo lì dov'era comandato a stare, combattuto.
Alla fine era come un Cristo condannato, sommerso dagli affetti di tanti, le amicizie intense, le suggestioni di fede e anche le piccole meschinità della comunità. Invece, il suo assordante silenzio, come di chi non comprendeva e non accettava, disincantato e sarcastico, il motivo, il senso di quel destino atroce e diverso.

giovedì 29 luglio 2010

Cose mai viste

Pensavamo di averle viste tutte. Ma oggi ce n'è una nuova.


Ah, mentre scrivo sento in tv che i brasiliani dicono su qualche giornale che Maradona andrebbe ad allenare la loro nazionale. Questa no, questa credo sia impossibile.

Nonostante Facci

Leggetevi il pezzo, provando a scordarvi (se ce la fate) un istante l'autore. Lo trovo molto pertinente.

martedì 20 luglio 2010

Mi preparo

Si sa mai che prima o poi ci torni, da quelle parti, io mi preparo

domenica 18 luglio 2010

Ho abboccato

Dan Brown. La mia scrittura somiglia alla sua. Ho letto qui che ora c'è il sistema che ti svela a quale autore somigli. E sono corso a fare il test. Ho copiato un pezzo mio e gliel'ho incollato. Però... però mi sembra strano perchè il mio scritto è naturalmente in italiano e poi perchè ci han messo un istante a farmene l'analisi. Allora l'ho rifatto. Con un altro scritto. Stavolta dicono che scrivo come Ernest Hemingway! Madonnina bella... Il Corrierone non dice però che se clicchi sul nome dello scrittore famoso ti porta al sito di Amazon. Furbetti!

Mito o leggenda

A pesci in faccia finiscono più di 40anni di New Trolls. Per chi da ragazzo ha amato anche loro (unici tra gli italiani), una (piccola) delusione.

venerdì 9 luglio 2010

Oggi

Tanti scioperano oggi. Servirà? Ho dei dubbi, ahinoi. Comunque, nel mio piccolo, ci sto anch'io.

mercoledì 30 giugno 2010

Forza Germania

E se da lì arrivasse la lezione che serve a tutti?

lunedì 28 giugno 2010

I pensieri degli altri

Sull'ormai annosa questione dei commenti ai blog, lasciamo perdere quelli ai social network, trovo illuminante leggere su Manteblog che ...esistono quasi sempre lettori che ne sanno di più di chi scrive, ma che la scommessa è trovare il modo naturale attraverso il quale quelle parole abbiano l’opportunità di emergere ed arrivare fino a noi...

Medio Evo

La Fifa sugli errori arbitrali: condanniamo la diffusione delle immagini dei gol sui maxischermi!

sabato 26 giugno 2010

Schifo

Va bene che il diritto di far satira non ha limiti, ma anche quello di sdegnarsi è sacrosanto. Questa è la vignetta de Il Giornale dopo la sconfitta in Sudafrica.

L'informazione

Da Radiorai, stamane. Sono solo 30mila le auto blu della pubblica amministrazione in Italia. E' il risultato di un'indagine del Ministero della Funzione Pubblica, realizzata nell'ambito di una più vasta campagna per il controllo e la riduzione della spesa.
Una nota a margine della notizia. Solo il 26 per cento delle amministrazioni pubbliche hanno risposto al questionario del Ministero. Dunque, mi chiedo?

mercoledì 23 giugno 2010

I fatti loro

Se accadesse qui, col Presidente che convoca il calciatore più prestigioso per capire cos'è successo in Sudafrica, chissà quanta vergogna avremmo e quanti complessi ci faremmo, noi italiani (auto)vituperati.

venerdì 18 giugno 2010

Aderisco anch'io







NESSUNO TOCCHI I BLOG


mercoledì 16 giugno 2010

Cioccolata bianca?

Grande Svizzera contro la Spagna. Con un curdo, almeno un paio di turchi e un nero, che ha segnato. Gioiranno i suoi neotifosi padani, puristi della razza e della nazione celtica.

Forza Corea

Dai, chi non gli ha augurato di fare un gol?




martedì 15 giugno 2010

Tifo

Sarei tentato di scrivere qualcosa su quelli di Radio Padania che hanno fatto il tifo contro l'Italia, ieri sera. Fatti loro, se non fosse per quel ...sentimento inquietante che li anima. A pensarci bene però, mi fa più incazzare pensare a chi li ha messi in condizione di contare qualcosa.

giovedì 3 giugno 2010

Come un virus

La Farnesina: “Israele è in grado di fare un’inchiesta credibile”. “Io non direi” ha commentato Gesù Cristo.

Ok, qualcuno può sorriderci. Ma questa battuta (tratta da Spinoza.it e ripresa in rete) è un modo magistralmente sintetico per documentare l'antisemitismo viscerale di tanti. Anche di sinistra.

venerdì 28 maggio 2010

Lombrosiani al contrario

Leggendo questo mi spiego tante cose. Certo però che non si finisce mai di imparare.

Ci siamo salvati

Europei 2016. Ha vinto la Francia (non c'eran dubbi, comunque, vero Platini?).
Noi però ci siamo salvati. Erano pronti a dividersi la torta, qui da noi. Meglio così.

mercoledì 26 maggio 2010

Pierrofilo

Il vescovo che si è fatto la statua.

martedì 25 maggio 2010

Unicef

Aiutatelo, 'sto povero bimbo. E se poi verrà su male? Senza cuore.
Ci faranno un film. Le sofferenze di un principino.

giovedì 20 maggio 2010

Little Bighorn

"Ero accerchiato come Custer". Povero Santoro.
Dai che arrivano ....a milioni per spezzare questo assedio.

venerdì 16 aprile 2010

Diversità

Se si prova a leggerle, senza il pregiudizio della politica, le cose che dice Nichi Vendola al Corriere sono molto belle. Un personaggio diverso, ma non come crede il comune pensare.

sabato 3 aprile 2010

La pula e il grano

Da Gianni Golotta ricevo e pubblico

Di recente le prime pagine dei giornali hanno fatto il titolo di apertura, sulla posizione di alcuni neogovernatori, sull'uso (meglio sarebbe dire sul divieto di uso) delle pillola abortiva.
S'è aperto così il solito dibattito fatto di toni estremi, di citazioni evangeliche, di interpellazioni scientifiche, di sottigliezze esegetiche che ha finito col far diventare questa "La" questione fondamentale della società italiana di oggi.
Quale che sia l'intento che muove i neogovernatori di destra di alcune regioni quando fanno dichiarazioni sull'uso della pillola RU 486, resta il fatto che a prestar loro un'attenzione esclusiva ed assorbente si sbaglia.
Perché oggi il problema dell'uso della pillola abortiva non può assolutamente essere tra le priorità di forze politiche che hanno a cuore gli interessi dei ceti più deboli della nostra società. Domani un amico di mia figlia che lavora da precario in un call center sarà licenziato.
Legittimamente e tuttavia senza aver demeritato sul lavoro. Per lui tramontano speranze e si disfano progetti.
A 35 anni torna disoccupato con pochissime chances di trovare un nuovo lavoro.
Come lui in Italia, domani, altre migliaia di giovani e meno giovani, condivideranno lo stesso dolore, le stesse angosce del giovane amico di Anna.
Famiglie intere attraverseranno quella linea di confine che perimetra la vita libera e dignitosa che i nostri costituenti hanno voluto fosse assicurata in particolare a ciascun lavoratore ed in genere ad ogni cittadino, per entrare nel cono d'ombra di una disperazione il più delle volte umiliante e solitaria.
Ed ancor più umiliante proprio perché sempre più solitaria.
Vuole la sinistra, dato che la destra non pare interessarsi granché delle sorti di questi nostri fratelli deboli, porsi il problema della tutela dei loro diritti ed offrire se non una soluzione ai loro problemi almeno la certezza di un impegno, la promessa di una lotta, il conforto di una fattiva solidarietà?
Se si ci si metta subito all' opera anche avanzando proposte di modifica della legge Biagi, ma, soprattutto, ponendo al centro della discussione il problema del lavoro e del futuro dei più deboli.
Lasciando ai vescovi ed ai governatori il dibattito sul nulla, e le responsabilità della loro cattiva coscienza.

venerdì 2 aprile 2010

domenica 21 marzo 2010

Restare in Italia, vivere e partecipare

Leggo Saviane ora. E' disperante, ma è la realtà. La speranza resta?

sabato 20 marzo 2010

Cosa gli sfugge?

A far notare che l’immagine delle istituzioni è forse nel punto più basso della sua storia, in periodi come questo, si rischia di passare per noiosi. Correrò il rischio. Anche perché goccia dopo goccia, schifo dopo schifo, siamo davvero allo sfascio di ogni baluardo di riferimento, all’inasprimento pressoché definitivo di ogni conflitto istituzionale, alla delegittimazione progressiva degli ultimi basamenti un tempo ritenuti intoccabili come la Corte Costituzionale e la Presidenza della Repubblica: questo per fermarsi alle tappe finali. Non è che tutto può succedere: succede già. Il paventato clima incivile si è spalmato su tutto. Il capo dello Stato è finito sulle magliette viola e ci sono ex magistrati falliti e sgrammaticati che gli danno del piduista senza che ormai succeda nulla: solo un anno fa sarebbe stato impensabile. E mentre la Rai tace per l’allucinante abrogazione dei talkshow (contribuendo a un clima sempre più surreale) noi dovremmo convincerci che tutto questo, questa guerra santa urlata sulle macerie delle istituzioni, sia in realtà solo il travestimento di una banale campagnetta elettorale per eleggere un tizio in Basilicata o in Lombardia. Ma non è così, è il contrario. C’è uno Stato che si sta sfasciando e ci sono loro che pensano solo alle regionali.


Questo l'ha scritto Filippo Facci su Libero (l'ho presa qui).

Gli sfugge qualcosa, però. Pensateci...

lunedì 8 marzo 2010

Liste PDL: pressappochismo o becera politica da pollaio?

Da Matteo Cacciola ricevo e pubblico

Vorrei iniziare questa mia noticina con un breve excursus dei fatti.

Calabria: appaiono le candidature di Signorello e La Rupa jr, malgradite dal candidato a Presidente della Giunta Regionale Scopelliti, che ne chiede, a posteriori, il ritiro. Ma la cosa non è legalmente fattibile, altrimenti si invaliderebbe la lista. In pratica, se Signorello o La Rupa acquisiscono un numero di preferenze tale da venire eletti al Consiglio Regionale, nessuno può farli recedere e il povero Scopelliti è costretto a tenerseli in Giunta… ops, scusate il refuso, in Consiglio.

Campania: appare in lista il nome di Conte, avvenuta "nottetempo, di nascosto" come candidamente ammette Caldoro (ma allora le firme come sono state raccolte?).

Lombardia: il continuo spostamento nella lista dell'igienista dentale del premier e del massaggiatore del Milan sarebbe all'origine di tutto l'impiccio.

Lazio: il cambio "sottobosco" di capolista e candidati manda oltre tempo massimo la presentazione della lista (altro che panino o lucidi), cosa che fa letteralmente incazzare Rotondi (attuale Ministro per l'Attuazione del programma) mentre manda in brodo di giuggiole persino Bossi (Ministro delle Riforme per il Federalismo) che finalmente può millantare anche superiorità intellettuale nei confronti degli alleati, oltre a fare un danno alla "finiana" Polverini.

Adesso, consentitemi una piccola digressione nel presentare una teoria che ha permesso a Rudolph Giuliani di ridurre esponenzialmente la microcriminalità per le strade di New York negli anni ‘90. È la “teoria delle finestre rotte” (http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte). Tal teoria, come Wikipedia riporta, si associa al concetto del "dare il buon esempio". Le persone tendono ad adeguarsi, avvicinarsi, preferire situazioni, persone o luoghi a loro stessi affini e se impossibilitati a scegliere tendono a cambiare per uniformarsi. Per cui creare un ambiente di un certo tipo, con finestre rotte per esempio, porta la comunità attigua a distruggere; un ambiente invece ben curato porta la comunità (anche quella non naturalmente "curata") a curare l'ambiente che la circonda. Estendendo il concetto ai comportamenti: una persona aggressiva porterà i "vicini" ad essere aggressivi, una costruttiva stimolerà gli altri ad esserlo altrettanto e così via.

Introdotto quanto sopra, permettetemi di ritornare al punto.

Una democrazia si basa su diritti e doveri, il consenso popolare è rappresentativo e responsabilizzante, non può giustificare che qualcuno abbia più diritti degli altri, e casomai meno doveri... Se, per esempio, giorno 10 Marzo alle ore 12 scadessero i termini per un concorso che mi interessa, nel caso in cui mandassi la raccomandata di partecipazione alle 12:01 di giorno 10 mi accetterebbero la richiesta? Vorrei quindi capire perchè qualcuno che rappresenta milioni di cittadini debba avere più diritti di me che rappresento me stesso. O la dignità di una persona si pesa sulla base del consenso popolare? D'altra parte, nessuno toglieva il diritto al voto a nessun cittadino. Se coloro che si sentono rappresentati dalla PDL non avessero potuto esprimere il proprio consenso verso quella lista, avrebbero dovuto prendersela con chi ha la responsabilità di rappresentarne le convinzioni all'atto delle presentazioni delle liste, non invocare l'ennesima sanatoria. A tal proposito, c'è un'ulteriore riflessione da fare: ci si sarebbe comportati allo stesso modo se fosse accaduto il viceversa, o la sanabilità e la garanzia per milioni di cittadini di dire la loro come l'essenza della democrazia prevede è anch'essa soggetta ad arbitrio?

Proprio per quanto sopra, altra cosa che vorrei portare all'attenzione è il seguente fatto: i primi a mancare di rispetto verso gli elettori della PDL sono (attenzione, uso il presente a bella posta) gli stessi rappresentanti di questo partito. Sapete perchè? Perchè invece di presentare le liste come è loro opportuno dovere al fine di garantire ai propri elettori e simpatizzanti di poter esercitare il proprio diritto/dovere al voto, se ne sono andati a mangiare un panino, o peggio ancora hanno usato il potere in loro mano (la presentazione delle liste per l'appunto) per giocare brutti tiri a candidati interni alla PDL, in un vortice di scontri e, scusate la ripetizione, giochi di potere. La questione, che si vorrebbe spostare verso i termini di cui molti fanno menzione (la presunta pretestuosa protesta delle forze di opposizione, fino ad arrivare all’accusa ad esse mossa di voler vincere a tavolino o di voler imporre il partito unico), è proprio questa: quanto accaduto in Lazio e Lombardia è primariamente una pagina brutta per la PDL. Quindi non spostiamo i termini del discorso. In questi giri di valzer il Presidente del Consiglio, che è Presidente di tutti gli italiani e non solo di quelli che lo hanno votato (Stati Uniti docet), ha usato il potere nelle proprie mani per attuare ulteriori giochi di potere, e riscusate la ripetizione. Perchè, adesso, è fuor di dubbio che la Polverini (leggasi Fini) è altamente in debito con Berlusconi.

A proposito, ho più volte menzionato la parola "dovere": ricordo che la democrazia non è solo fatta di diritti. Purtroppo, dai discorsi che sento fare in giro, e a cui mi dispiace verificare che anche molti giovani nostri compaesani si conformano, i "doveri" non esistono più, solo "diritti".

Onde evitare di dilungarmi troppo e di tediare il lettore, sottopongo una richiesta: per chi volesse, potremmo continuare a parlarne di persona (uso Internet per lavoro, mi viene difficile seguire blog e quant’altro: è una mia limitazione, e chiedo venia). Anche perchè, per iscritto, si può incorrere in fraintendimenti e mal interpretazioni. Ad esempio, si può mal interpretare il fatto che qualcuno sia oggettivo ed obiettivo, mentre io sia fazioso e falsamente democratico. La qual cosa è scocciante. Ma sono sicuro di aver ancora una volta frainteso...

Concludo con una domanda: è giusto intimidire il Presidente della Repubblica sventolando la minaccia della piazza? Corsi e ricorsi storici.

giovedì 25 febbraio 2010

Il paradosso

A proposito della storia dell'asilo di Goito, provincia di Mantova, dove l’iscrizione dei bambini da parte delle famiglie è legata a un preambolo in cui si legge che la scuola accoglie i bambini regolarmente iscritti dalle famiglie e persegue finalità educative e di sviluppo della loro personalità in una visione cristiana della vita, possiamo ricordare che in Terra Santa, nelle scuole cristiane gestite dalla Custodia francescana, ben altro contesto storico e politico dunque, accorrono anche giovani di altre religioni, soprattutto musulmani.

giovedì 18 febbraio 2010

Il Paese televisivo

Sanremo è tra le cose peggiori che questa nazione produce. Intanto, non rappresenta assolutamente la produzione musicale italiana. I buoni musicisti non ci vanno, anche perchè il meccanismo dell'eliminazione è assurdo e anti-artistico (d'altro canto, è pur vero che lì arte non ce n'è).
Resta solo la tv, la valenza televisiva. Di valore molto dubbio. E' un gran carrozzone, di cui tutti parlano perchè qui si campa di televisione. La tv è l'Italia. L'Italia è la tv. Quello che non passa in tv, non esiste!

martedì 16 febbraio 2010

Spie

Tira ancora il vecchio Mossad, evidentemente. Omicidio a Dubai di un palestinese eccellente e il servizio israeliano, ovvio, è l'accusato. Lo scrive il Corriere. Ma se si legge il pezzo si capisce che le ipotesi sono ben altre.

lunedì 8 febbraio 2010

Palla al piede

Mezz'ora di SuperBowl in tv mi hanno indotto a fare alcune considerazioni. Il calcio è un'altra cosa. Continuità, intensità e immediatezza del gioco, anzitutto. Li, un'azione di 5-6 secondi e una pausa di 3 minuti. Qui, se il gioco si ferma quaranta secondi andiamo fuori di testa (e l'arbitro alla fine deve recuperare sennò se lo mangiano vivo).

E un mare di gente in campo. E un mare di regole. Poi, immaginate Totti, durante la partita, inquadrato a guardarsi le foto dall'alto delle sue azioni, forse per verificare un passaggio o uno schema, come uno dei giocatori, ieri sera.

E la filosofia di fondo non scordiamocela. Lì è il più forte che vince, sempre. Nel calcio no, ti basta un tiro in porta e puoi battere il Brasile.

Dai, quello sarà un grande spettacolo, ma il pallone è proprio un'altra cosa.

Fenestrelle

A commento di questo post di Natale Zappalà, Gianni Golotta scrive.

Complimenti a Zappalà. Lo invito ad insistere ed intanto offro alla lettura questo documento inviatomi da Franco Capomolla: "Storia e descrizione di un lager sconosciuto".
"Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce"
Questa è l’iscrizione che il visitatore può leggere ancora oggi su un muro della fortezza, entrando a Fenestrelle.
Fenestrelle è appunto una fortezza ubicata sulle montagne piemontesi dove, dal 1860 al 1870, furono deportati migliaia di meridionali che si opposero all'unità d’Italia e alla colonizzazione piemontese. Gli internati erano soprattutto poveri contadini ed ex soldati borbonici, i quali morirono di stenti e vessazioni perpetrati da chi si reputava un liberatore!
Al tempo si trattava di un insieme di forti, protetti da altissimi bastioni ed uniti da una scala, scavata nella roccia, di 4000 gradini. Era una gigantesca cortina fortificata resa ancor più spettrale dalla naturale asperità dei luoghi e dalla rigidità del clima.
I prigionieri erano assassini, sacerdoti, giovanetti, vecchi, miseri popolani e uomini di cultura. Senza pagliericci, senza coperte, senza luce sopravvivevano in condizioni disumane, perfino i vetri e gli infissi venivano smontati al fine di rieducare con il freddo i segregati. Laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei.
Pochissimi riuscirono a sopravvivere: la vita in quelle condizioni non superava i tre mesi, anche perché spesso i carcerati venivano uccisi arbitrariamente, o solo per aver proferito ingiurie contro i Savoia. Dunque nessuna spiegazione logica era alla base della loro misera prigionia e molti non erano nemmeno registrati, di conseguenza non si può avere oggi un preciso riscontro del numero dei morti, processati e non, e quindi delle motivazioni logiche di quanto accaduto.
E proprio a Fenestrelle furono vilmente imprigionati la maggior parte di quei valorosi soldati che, subito dopo la resa di Gaeta, sarebbero dovuti essere liberati al termine delle ostilità. Dopo sei mesi di eroica resistenza dovettero, invece, subire un trattamento infame: vennero disarmati, derubati di tutto e vigliaccamente insultati dalle truppe piemontesi.
Infine, i detenuti tentarono di organizzare una rivolta il 22 agosto del 1861 per impadronirsi della fortezza, ma fu scoperta in tempo ed il tentativo ebbe come risultato l'inasprimento delle pene tra cui la costrizione di portare al piede palle da 16 chili, ceppi e catene.
La liberazione, dunque, poteva avvenire solo attraverso la morte ed i corpi (non erano ancora in uso i forni crematori) venivano disciolti nella calce viva, collocata in una grande vasca.

mercoledì 3 febbraio 2010

Se cala l'occupazione

Da Mimmo Lopresto ricevo e pubblico

Si fa sempre più pesante la situazione dell’occupazione in Italia. Sono di questi giorni le notizie sull’intensificarsi di manifestazioni di protesta di molti lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro e di migliaia di lavoratori che potranno essere messi in cassa integrazione. I casi più noti si riferiscono alle vicende degli stabilimenti dell’ALCOA in Veneto e in Sardegna, dell’OMSA di Faenza, della FIAT di Termini Imerese, ma il problema è purtroppo molto più diffuso. Si apprende che anche nel Porto di Gioia Tauro c’è il rischio di cassa integrazione per 400 lavoratori.

La situazione è drammatica tanto che anche il Papa, durante l’Angelus di domenica scorsa, ha sentito l’esigenza di scendere in campo per sottolineare le gravi conseguenze della crisi sui posti di lavoro e lanciare un appello a governanti e imprenditori per fare il possibile per difendere l’occupazione.

I fatti sono eloquenti, e la loro gravità è stata recentemente confermata da rapporti sindacali e da indagini statistiche. Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione a dicembre 2009 è salito all’8,5%, in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2008 e dello 0,2% rispetto a novembre 2009. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salita al 26,2% (+ 3% rispetto al 2008). Inoltre, il tasso di occupazione è pari al 57,1% (- 1,1% rispetto a dicembre 2008), mentre il numero delle persone in cerca di occupazione è superiore del 22,4% rispetto al mese di dicembre 2008.

L’allarme è confermato dalla Cgia di Mestre secondo cui l’aumento maggiore dei disoccupati è riscontrabile in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e dal Centro Studi di Confindustria che non ha lasciato intravedere alcuna inversione di tendenza e ha calcolato che il tasso dei senza lavoro, compreso i cassintegrati, sarebbe salito a fine 2009 al 10,1%.

Da uno studio dell’Osservatorio CIG della CGIL è emerso che da ottobre 2008 a dicembre 2009 sono state autorizzate 634.699.339 ore di Cassa Integrazione Ordinaria, 370.384.779 ore di Cassa Integrazione Straordinaria, per un totale di 1.005.084.118 ore di CIG (più di un miliardo!). Nel solo 2009 sono state autorizzate 918.146.733 ore di Cassa Integrazione con un aumento del 311,43% rispetto al 2008 coinvolgendo oltre un milione di lavoratori. “L’alto ricorso alla Cig – secondo questo rapporto – ha rappresentato una difesa dagli effetti della crisi produttiva ma anche il risultato di una crisi profonda che ha investito il nostro apparato produttivo”.

La situazione è quindi pesante e i primi a subire le conseguenze della crisi sono i lavoratori che rischiano il posto di lavoro e con esso la dignità e il sostegno economico e morale alla famiglia, perché, desidero ancora ricordarlo, il lavoro conferisce alla persona la libertà e la dignità. Purtroppo, il fenomeno è tristemente “sottovalutato” da molti mezzi di informazione, soprattutto i notiziari televisivi (tranne il TG3), che evitano di affrontare il problema, preferendo offrire all’opinione pubblica italiana notizie più “ottimiste”. E’ agghiacciante la notizia di ieri del gesto disperato di un operaio che nel bergamasco si sarebbe ucciso dopo aver perso il posto di lavoro.

Alla luce di questi fatti e di questi dati, è veramente difficile non definire irresponsabili coloro che continuano a sostenere che l’Italia è fuori della crisi e che la povertà sia soltanto una percezione.

martedì 2 febbraio 2010

Basta il cuore?

C'è qualcosa che non mi torna nella posizione dell'Italia in M.O. Scopriamo infatti un'ambivalenza sospetta. Da un lato il più volte ribadito legame con Israele, dall'altro il rafforzato (e sottaciuto) asse Roma-Teheran. Dubito che basti il cuore del premier ad assicurare di non essere - come sempre - i soliti italiani.