domenica 29 agosto 2010

Idea a basso costo

Va bene che il low cost dalle mie parti è un miraggio, e tale resterà per decenni, però può servire tenere a mente il ragionamento di tal Makoto Watanabe.

giovedì 26 agosto 2010

Quelli eran tempi

Il superamento del libero disordine del web da parte dei piccoli recinti costituiti dalle applicazioni che occupano la gran parte delle nostre attività sul web... L'ho letto qui. Che sia però uno sviluppo positivo ne dubito fortemente. Io ho già nostalgia della rete dei tempi andati.

martedì 17 agosto 2010

La classifica giusta

Ora c'è la storia della Cina che sorpassa il Giappone. E dell'Italia incalzata dal Brasile. Ci stanno raccontando questo, giornali e tv. Sento e leggo giudizi ineluttabili.

Ho ascoltato uno invece che dice che quello che conta è il PIL pro-capite. E le cose stanno diversamente. Ci sono in testa Lussemburgo, Norvegia, Qatar e Svizzera. USA 15°. Italia 21°. E la Cina è 105°!

A me - che ci capisco niente - pare più verosimile così.

sabato 14 agosto 2010

Che bella tv

Con buona regolarità la sera guardo in tv Sky Sport 24. Ieri mi è servito, accidentalmente, per comprendere come funziona la tv, e l'informazione in tv, adesso.

C'era il Trofeo Tim con Inter, Juve e Milan. Ovvio che interessasse a qualche milione di tifosi. Nulla di trascendentale, s'intende, rispetto a quello che accadrà tra qualche settimana. Comunque il clou delle amichevoli estive, almeno per la rivalità sportiva tra le tifoserie.

Per Sky invece l'evento non è accaduto. Non una parola, e dire che in quell'ora che l'ho guardata, la tv, avranno parlato a ripetizione di calcio sempre e soltanto.

Il fatto è che le partite sono state trasmesse da Canale 5, dalla concorrenza, e dunque era economicamente opportuno non farne cenno. Con buona pace del diritto\dovere d'informare gli utenti (clienti). L'informazione piegata alle strategie commerciali non è proprio una bella cosa.

giovedì 12 agosto 2010

Questa poi

Quella del tedesco che cerca lavoro in Polonia è proprio una cosa straordinaria. Dopo la Nazionale multietnica, la Germania continua a rivelarsi sorprendente.

giovedì 5 agosto 2010

Non dimentico

Mi sorprendo talvolta a ricordarne la figura fragile e travagliata, con quella vocazione forse tarda, sicuro sofferta ma ferma, fuori ruolo lì dov'era comandato a stare, combattuto.
Alla fine era come un Cristo condannato, sommerso dagli affetti di tanti, le amicizie intense, le suggestioni di fede e anche le piccole meschinità della comunità. Invece, il suo assordante silenzio, come di chi non comprendeva e non accettava, disincantato e sarcastico, il motivo, il senso di quel destino atroce e diverso.