venerdì 24 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
E te ne stavi a casa (nel mio dialetto suona meglio, però)
venerdì 17 dicembre 2010
La pantera rosa non c'è più
martedì 14 dicembre 2010
0 - 3 senza discussioni
domenica 5 dicembre 2010
Un Paese di farabutti?
martedì 30 novembre 2010
Woody Allen
lunedì 29 novembre 2010
Le cose che ci raccontano
venerdì 19 novembre 2010
venerdì 12 novembre 2010
Leggetelo
Rubo a Severgnini. ...Convincere un ragazzo o una ragazza che può diventare felice, ricco e famoso con un'idea; non mostrando i tatuaggi e le mutandine in televisione.
martedì 2 novembre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
Una parola di chiarimento
Un grande archeologo

lunedì 25 ottobre 2010
Ridotto a mito
Questo passa
domenica 24 ottobre 2010
Quel che dice
L'intervista a Veltroni. Leggetevela. E chi non sta con lui giudichi almeno i ragionamenti che fa.
sabato 23 ottobre 2010
Politicamente (e non solo) scorretto
venerdì 22 ottobre 2010
La realtà che conta
Mentre la D'Urso su Canale 5 continua a civettare senza un briciolo di vergogna, circondata dal suo penoso corteo di guitti, leggo ora su Il Quotidiano I tg, Sarah e la politica da cambiare, di don Ennio Stamile, delegato regionale Caritas.
Cita Giovanni Sartori (sostenere che la cittadinanza dell'era elettronica è caratterizzata dalla possibilità di accedere a infinite informazioni... sarebbe come dire che la cittadinanza nel capitalismo consente a tutti di diventare capitalisti. È vero che un'immagine può valere più di mille parole. Ma è ancor più vero che un milione di immagini non danno un solo concetto). E parla di eventi occultati dalla tv, per (cita ancora) amplificare notizie (...) che non mettono in pericolo il sistema, per evitare di trattare altri argomenti "scottanti" e pericolosi per l'assetto che i politici hanno il compito di proteggere.
Sono fuori dalla realtà, mi vien da pensare. La realtà è la finzione (di parole, di sentimenti e d'informazione) della tv.
mercoledì 20 ottobre 2010
Lezione di tolleranza
Ho rivisto ancora il Buio oltre la siepe, di cui mi porto dietro ricordi e insegnamenti sin da ragazzo. Guardatevelo, di questi tempi ci torna utile a tutti.
lunedì 18 ottobre 2010
Chi è il mostro
Qualche domanda da porre
Ai vescovi riuniti per il Sinodo sul Medio Oriente a Roma il nunzio in Libano, monsignor Edmond Farhat, ha comunicato che Israele è la causa di ogni male in MO ed è il motivo - alla fine di tutto - per cui ...dall'Iraq alla Turchia, al Pakistan fino all'India, le vittime si sono moltiplicate. Si tratta sempre di innocenti e di servitori volontari: monsignor Luigi Padovese e don Andrea Santoro in Turchia, l'avvocato assassinato con la sua famiglia in Pakistan, monsignor Claverie e i religiosi e le religiose in Algeria, i sacerdoti, i religiosi e i fedeli innocenti, assassinati durante la guerra del Libano...
Ma non è l'unico, il prelato libanese, a pensarla così. La posizione della Chiesa di Roma sulla questione del MO è ben nota. E in occasione del sinodo si segnalano diverse iniziative in questo senso.
A me rimane qualche domanda, che porrei volentieri ai Signori Vescovi riuniti a Roma.
In considerazione del ribadito desiderio e dei continui sforzi del Vaticano (e della Chiesa, delle Chiese cristiane tutte, direi) di agire per tutelare anzitutto le minoranze cristiane che sopravvivono difficoltosamente in quei Paesi, come essi si pongono di fronte agli appelli coraggiosi (e sopra le parti, questi si) che giungono dai cristiani nei Paesi islamici?
Ancora, come si pongono di fronte agli incontrovertibili dati che documentano un sostanziale aumento della popolazione di fede cristiana solo in Israele?
O la posizione della Chiesa sul conflitto dipende da altro?
domenica 17 ottobre 2010
sabato 16 ottobre 2010
L'età del Prof
Ho letto dell'obiezione (si cita anche l'età, tra i motivi; non credo se ne discuta la competenza) alla nomina di Veronesi a dirigere l’Agenzia per la Sicurezza del nucleare. In verità, magari il paragone non c'entra granchè, una riflessione sulla gerontocrazia nostrana l'avevo fatta appena qualche giorno fa. A Tel Aviv, all'aeroporto Ben Gurion, uno dei più "pericolosi" al mondo, ho trovato decine e decine di ragazze\i incaricati di tutte le procedure di sicurezza e imbarco. In pratica, svolgono loro, 22-24enni (manco nell'età dei bamboccioni) le operazioni di controllo su passeggeri e bagagli. Roba da poco?
Ripeto, c'entra poco con Veronesi, ma qui da noi ci sarà da qualche parte un under 35-40 che conti qualcosa?
venerdì 15 ottobre 2010
giovedì 14 ottobre 2010
mercoledì 13 ottobre 2010
domenica 10 ottobre 2010
Immagini
Farò cosi, allora. Le cose tecniche le metterò nel sito. Quelle personali, le impressioni, i ricordi e le annotazioni, sono tante e tanto complesse. Molte le terrò per me. Metterò qui invece qualche foto. Lo farò al mio ormai ritorno a casa. Che è ormai prossimo, purtroppo.
martedì 5 ottobre 2010
Lo spirito e il pallone
Prima, però, ancora a Safed. E' sulla strada verso nord, verso Qiryat Shmona. Non ci passano che pochi gruppi di ebrei, come quelli che ho visto ad esempio in una delle tante sinagoghe sefardite della cittadina. Nulla dei cabalisti per cui questo posto incuriosisce tanti. Invece, in un cortile ho visto dei bambini coi peot, i ricciolini neri, e tutti coperti fino ai piedi, dare calci ad un pallone. Com'è vero che è lo sport più bello del mondo!
Qui a Gerusalemme, alle otto di sera, la brezza fresca ti ripaga del caldo assoluto della Galilea e del passaggio di stamane da Gerico e dal Mar Morto. E vi ho anche trovato qualcosa di nuovo (strano, pensando al fatto che nulla pare muoversi da secoli...).
lunedì 4 ottobre 2010
Si procede
Cesarea Marittima, il Lago e il Golan (fino a Banias, passando dai paraggi di Quneitra). E Haifa, con la catena del Carmelo. Naturalmente Nazareth e il Tabor.
Torno ora a Safed, la città dei cabalisti, in cima ai monti di Meron.
Ci sono almeno 37 gradi! Di più? Forse...
Le impressioni (scontate) ad un altro momento.
mercoledì 29 settembre 2010
Giaffa da sogno
La tastiera del pc di questo hotel è quasi marziana per me, coi caratteri ebraici che mi rendono tutto complicato (insieme alla mia presbiopia ormai consolidata. Però, la connessione libera e gratuita per tutti, ce la sogniamo da noi). E poi ho alle spalle gente che attende impziente che lasci libera la postazione...
Comunque proverò a fissare qui i ricordi di questa esperienza (siamo a 13 o 14, in Israele).
mercoledì 22 settembre 2010
A chi interessa
I miei appunti su Gerusalemme sono online da tempo. Ora, in occasione del mio ennesimo ritorno da quelle parti, ho provveduto a rivederli e integrarli. Nella pagina principale ho poi aggiunto il widget di friendfeed, che mi consente di aggregarvi tutte le cose nuove, e in basso quello coi tags di delicious, per una ricerca più rapida.
martedì 21 settembre 2010
La tv
Il TG5 apre con la morte della Mondaini. Dispiace dirlo (per Lei), ma siamo alla canna del gas.
mercoledì 15 settembre 2010
Ma non è solo dignità
Comincia a preoccuparmi il fatto di ritrovarmi a condividere le cose che scrive Filippo Facci. Adesso anche sulla Libia la penso come lui.
martedì 14 settembre 2010
Il più scemo
L'avevo segnalato su Facebook, il video del portiere marocchino. Mi aveva fatto scoppiare dal ridere. Poi è diventato famoso come il portiere più scemo del mondo. Il Foglio di Ferrara l'ha adottato. E il Post riepiloga tutto.
sabato 4 settembre 2010
Tempestività
domenica 29 agosto 2010
Idea a basso costo
Va bene che il low cost dalle mie parti è un miraggio, e tale resterà per decenni, però può servire tenere a mente il ragionamento di tal Makoto Watanabe.
giovedì 26 agosto 2010
Quelli eran tempi
martedì 17 agosto 2010
La classifica giusta
Ora c'è la storia della Cina che sorpassa il Giappone. E dell'Italia incalzata dal Brasile. Ci stanno raccontando questo, giornali e tv. Sento e leggo giudizi ineluttabili.
Ho ascoltato uno invece che dice che quello che conta è il PIL pro-capite. E le cose stanno diversamente. Ci sono in testa Lussemburgo, Norvegia, Qatar e Svizzera. USA 15°. Italia 21°. E la Cina è 105°!
A me - che ci capisco niente - pare più verosimile così.
sabato 14 agosto 2010
Che bella tv
Con buona regolarità la sera guardo in tv Sky Sport 24. Ieri mi è servito, accidentalmente, per comprendere come funziona la tv, e l'informazione in tv, adesso.
C'era il Trofeo Tim con Inter, Juve e Milan. Ovvio che interessasse a qualche milione di tifosi. Nulla di trascendentale, s'intende, rispetto a quello che accadrà tra qualche settimana. Comunque il clou delle amichevoli estive, almeno per la rivalità sportiva tra le tifoserie.
Per Sky invece l'evento non è accaduto. Non una parola, e dire che in quell'ora che l'ho guardata, la tv, avranno parlato a ripetizione di calcio sempre e soltanto.
Il fatto è che le partite sono state trasmesse da Canale 5, dalla concorrenza, e dunque era economicamente opportuno non farne cenno. Con buona pace del diritto\dovere d'informare gli utenti (clienti). L'informazione piegata alle strategie commerciali non è proprio una bella cosa.
giovedì 12 agosto 2010
Questa poi
Quella del tedesco che cerca lavoro in Polonia è proprio una cosa straordinaria. Dopo la Nazionale multietnica, la Germania continua a rivelarsi sorprendente.
giovedì 5 agosto 2010
Non dimentico
giovedì 29 luglio 2010
Cose mai viste
Pensavamo di averle viste tutte. Ma oggi ce n'è una nuova.
Ah, mentre scrivo sento in tv che i brasiliani dicono su qualche giornale che Maradona andrebbe ad allenare la loro nazionale. Questa no, questa credo sia impossibile.
Nonostante Facci
Leggetevi il pezzo, provando a scordarvi (se ce la fate) un istante l'autore. Lo trovo molto pertinente.
martedì 20 luglio 2010
domenica 18 luglio 2010
Ho abboccato
Dan Brown. La mia scrittura somiglia alla sua. Ho letto qui che ora c'è il sistema che ti svela a quale autore somigli. E sono corso a fare il test. Ho copiato un pezzo mio e gliel'ho incollato. Però... però mi sembra strano perchè il mio scritto è naturalmente in italiano e poi perchè ci han messo un istante a farmene l'analisi. Allora l'ho rifatto. Con un altro scritto. Stavolta dicono che scrivo come Ernest Hemingway! Madonnina bella... Il Corrierone non dice però che se clicchi sul nome dello scrittore famoso ti porta al sito di Amazon. Furbetti!
Mito o leggenda
A pesci in faccia finiscono più di 40anni di New Trolls. Per chi da ragazzo ha amato anche loro (unici tra gli italiani), una (piccola) delusione.
venerdì 9 luglio 2010
Oggi
Tanti scioperano oggi. Servirà? Ho dei dubbi, ahinoi. Comunque, nel mio piccolo, ci sto anch'io.
mercoledì 30 giugno 2010
Forza Germania
E se da lì arrivasse la lezione che serve a tutti?
lunedì 28 giugno 2010
I pensieri degli altri
Sull'ormai annosa questione dei commenti ai blog, lasciamo perdere quelli ai social network, trovo illuminante leggere su Manteblog che ...esistono quasi sempre lettori che ne sanno di più di chi scrive, ma che la scommessa è trovare il modo naturale attraverso il quale quelle parole abbiano l’opportunità di emergere ed arrivare fino a noi...
sabato 26 giugno 2010
L'informazione
mercoledì 23 giugno 2010
I fatti loro
Se accadesse qui, col Presidente che convoca il calciatore più prestigioso per capire cos'è successo in Sudafrica, chissà quanta vergogna avremmo e quanti complessi ci faremmo, noi italiani (auto)vituperati.
venerdì 18 giugno 2010
mercoledì 16 giugno 2010
Cioccolata bianca?
martedì 15 giugno 2010
Tifo
giovedì 3 giugno 2010
Come un virus
La Farnesina: “Israele è in grado di fare un’inchiesta credibile”. “Io non direi” ha commentato Gesù Cristo.
Ok, qualcuno può sorriderci. Ma questa battuta (tratta da Spinoza.it e ripresa in rete) è un modo magistralmente sintetico per documentare l'antisemitismo viscerale di tanti. Anche di sinistra.
venerdì 28 maggio 2010
Lombrosiani al contrario
Leggendo questo mi spiego tante cose. Certo però che non si finisce mai di imparare.
Ci siamo salvati
mercoledì 26 maggio 2010
martedì 25 maggio 2010
giovedì 20 maggio 2010
Little Bighorn
venerdì 16 aprile 2010
sabato 3 aprile 2010
La pula e il grano
Da Gianni Golotta ricevo e pubblico
Di recente le prime pagine dei giornali hanno fatto il titolo di apertura, sulla posizione di alcuni neogovernatori, sull'uso (meglio sarebbe dire sul divieto di uso) delle pillola abortiva.
S'è aperto così il solito dibattito fatto di toni estremi, di citazioni evangeliche, di interpellazioni scientifiche, di sottigliezze esegetiche che ha finito col far diventare questa "La" questione fondamentale della società italiana di oggi.
Quale che sia l'intento che muove i neogovernatori di destra di alcune regioni quando fanno dichiarazioni sull'uso della pillola RU 486, resta il fatto che a prestar loro un'attenzione esclusiva ed assorbente si sbaglia.
Perché oggi il problema dell'uso della pillola abortiva non può assolutamente essere tra le priorità di forze politiche che hanno a cuore gli interessi dei ceti più deboli della nostra società. Domani un amico di mia figlia che lavora da precario in un call center sarà licenziato.
Legittimamente e tuttavia senza aver demeritato sul lavoro. Per lui tramontano speranze e si disfano progetti.
A 35 anni torna disoccupato con pochissime chances di trovare un nuovo lavoro.
Come lui in Italia, domani, altre migliaia di giovani e meno giovani, condivideranno lo stesso dolore, le stesse angosce del giovane amico di Anna.
Famiglie intere attraverseranno quella linea di confine che perimetra la vita libera e dignitosa che i nostri costituenti hanno voluto fosse assicurata in particolare a ciascun lavoratore ed in genere ad ogni cittadino, per entrare nel cono d'ombra di una disperazione il più delle volte umiliante e solitaria.
Ed ancor più umiliante proprio perché sempre più solitaria.
Vuole la sinistra, dato che la destra non pare interessarsi granché delle sorti di questi nostri fratelli deboli, porsi il problema della tutela dei loro diritti ed offrire se non una soluzione ai loro problemi almeno la certezza di un impegno, la promessa di una lotta, il conforto di una fattiva solidarietà?
Se si ci si metta subito all' opera anche avanzando proposte di modifica della legge Biagi, ma, soprattutto, ponendo al centro della discussione il problema del lavoro e del futuro dei più deboli.
Lasciando ai vescovi ed ai governatori il dibattito sul nulla, e le responsabilità della loro cattiva coscienza.
venerdì 2 aprile 2010
domenica 21 marzo 2010
Restare in Italia, vivere e partecipare
Leggo Saviane ora. E' disperante, ma è la realtà. La speranza resta?
sabato 20 marzo 2010
Cosa gli sfugge?
A far notare che l’immagine delle istituzioni è forse nel punto più basso della sua storia, in periodi come questo, si rischia di passare per noiosi. Correrò il rischio. Anche perché goccia dopo goccia, schifo dopo schifo, siamo davvero allo sfascio di ogni baluardo di riferimento, all’inasprimento pressoché definitivo di ogni conflitto istituzionale, alla delegittimazione progressiva degli ultimi basamenti un tempo ritenuti intoccabili come la Corte Costituzionale e la Presidenza della Repubblica: questo per fermarsi alle tappe finali. Non è che tutto può succedere: succede già. Il paventato clima incivile si è spalmato su tutto. Il capo dello Stato è finito sulle magliette viola e ci sono ex magistrati falliti e sgrammaticati che gli danno del piduista senza che ormai succeda nulla: solo un anno fa sarebbe stato impensabile. E mentre la Rai tace per l’allucinante abrogazione dei talkshow (contribuendo a un clima sempre più surreale) noi dovremmo convincerci che tutto questo, questa guerra santa urlata sulle macerie delle istituzioni, sia in realtà solo il travestimento di una banale campagnetta elettorale per eleggere un tizio in Basilicata o in Lombardia. Ma non è così, è il contrario. C’è uno Stato che si sta sfasciando e ci sono loro che pensano solo alle regionali.
Questo l'ha scritto Filippo Facci su Libero (l'ho presa qui).
Gli sfugge qualcosa, però. Pensateci...
lunedì 8 marzo 2010
Liste PDL: pressappochismo o becera politica da pollaio?
Da Matteo Cacciola ricevo e pubblico
Vorrei iniziare questa mia noticina con un breve excursus dei fatti.
Calabria: appaiono le candidature di Signorello e La Rupa jr, malgradite dal candidato a Presidente della Giunta Regionale Scopelliti, che ne chiede, a posteriori, il ritiro. Ma la cosa non è legalmente fattibile, altrimenti si invaliderebbe la lista. In pratica, se Signorello o La Rupa acquisiscono un numero di preferenze tale da venire eletti al Consiglio Regionale, nessuno può farli recedere e il povero Scopelliti è costretto a tenerseli in Giunta… ops, scusate il refuso, in Consiglio.
Campania: appare in lista il nome di Conte, avvenuta "nottetempo, di nascosto" come candidamente ammette Caldoro (ma allora le firme come sono state raccolte?).
Lombardia: il continuo spostamento nella lista dell'igienista dentale del premier e del massaggiatore del Milan sarebbe all'origine di tutto l'impiccio.
Lazio: il cambio "sottobosco" di capolista e candidati manda oltre tempo massimo la presentazione della lista (altro che panino o lucidi), cosa che fa letteralmente incazzare Rotondi (attuale Ministro per l'Attuazione del programma) mentre manda in brodo di giuggiole persino Bossi (Ministro delle Riforme per il Federalismo) che finalmente può millantare anche superiorità intellettuale nei confronti degli alleati, oltre a fare un danno alla "finiana" Polverini.
Adesso, consentitemi una piccola digressione nel presentare una teoria che ha permesso a Rudolph Giuliani di ridurre esponenzialmente la microcriminalità per le strade di New York negli anni ‘90. È la “teoria delle finestre rotte” (http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte). Tal teoria, come Wikipedia riporta, si associa al concetto del "dare il buon esempio". Le persone tendono ad adeguarsi, avvicinarsi, preferire situazioni, persone o luoghi a loro stessi affini e se impossibilitati a scegliere tendono a cambiare per uniformarsi. Per cui creare un ambiente di un certo tipo, con finestre rotte per esempio, porta la comunità attigua a distruggere; un ambiente invece ben curato porta la comunità (anche quella non naturalmente "curata") a curare l'ambiente che la circonda. Estendendo il concetto ai comportamenti: una persona aggressiva porterà i "vicini" ad essere aggressivi, una costruttiva stimolerà gli altri ad esserlo altrettanto e così via.
Introdotto quanto sopra, permettetemi di ritornare al punto.
Una democrazia si basa su diritti e doveri, il consenso popolare è rappresentativo e responsabilizzante, non può giustificare che qualcuno abbia più diritti degli altri, e casomai meno doveri... Se, per esempio, giorno 10 Marzo alle ore 12 scadessero i termini per un concorso che mi interessa, nel caso in cui mandassi la raccomandata di partecipazione alle 12:01 di giorno 10 mi accetterebbero la richiesta? Vorrei quindi capire perchè qualcuno che rappresenta milioni di cittadini debba avere più diritti di me che rappresento me stesso. O la dignità di una persona si pesa sulla base del consenso popolare? D'altra parte, nessuno toglieva il diritto al voto a nessun cittadino. Se coloro che si sentono rappresentati dalla PDL non avessero potuto esprimere il proprio consenso verso quella lista, avrebbero dovuto prendersela con chi ha la responsabilità di rappresentarne le convinzioni all'atto delle presentazioni delle liste, non invocare l'ennesima sanatoria. A tal proposito, c'è un'ulteriore riflessione da fare: ci si sarebbe comportati allo stesso modo se fosse accaduto il viceversa, o la sanabilità e la garanzia per milioni di cittadini di dire la loro come l'essenza della democrazia prevede è anch'essa soggetta ad arbitrio?
Proprio per quanto sopra, altra cosa che vorrei portare all'attenzione è il seguente fatto: i primi a mancare di rispetto verso gli elettori della PDL sono (attenzione, uso il presente a bella posta) gli stessi rappresentanti di questo partito. Sapete perchè? Perchè invece di presentare le liste come è loro opportuno dovere al fine di garantire ai propri elettori e simpatizzanti di poter esercitare il proprio diritto/dovere al voto, se ne sono andati a mangiare un panino, o peggio ancora hanno usato il potere in loro mano (la presentazione delle liste per l'appunto) per giocare brutti tiri a candidati interni alla PDL, in un vortice di scontri e, scusate la ripetizione, giochi di potere. La questione, che si vorrebbe spostare verso i termini di cui molti fanno menzione (la presunta pretestuosa protesta delle forze di opposizione, fino ad arrivare all’accusa ad esse mossa di voler vincere a tavolino o di voler imporre il partito unico), è proprio questa: quanto accaduto in Lazio e Lombardia è primariamente una pagina brutta per la PDL. Quindi non spostiamo i termini del discorso. In questi giri di valzer il Presidente del Consiglio, che è Presidente di tutti gli italiani e non solo di quelli che lo hanno votato (Stati Uniti docet), ha usato il potere nelle proprie mani per attuare ulteriori giochi di potere, e riscusate la ripetizione. Perchè, adesso, è fuor di dubbio che la Polverini (leggasi Fini) è altamente in debito con Berlusconi.
A proposito, ho più volte menzionato la parola "dovere": ricordo che la democrazia non è solo fatta di diritti. Purtroppo, dai discorsi che sento fare in giro, e a cui mi dispiace verificare che anche molti giovani nostri compaesani si conformano, i "doveri" non esistono più, solo "diritti".
Onde evitare di dilungarmi troppo e di tediare il lettore, sottopongo una richiesta: per chi volesse, potremmo continuare a parlarne di persona (uso Internet per lavoro, mi viene difficile seguire blog e quant’altro: è una mia limitazione, e chiedo venia). Anche perchè, per iscritto, si può incorrere in fraintendimenti e mal interpretazioni. Ad esempio, si può mal interpretare il fatto che qualcuno sia oggettivo ed obiettivo, mentre io sia fazioso e falsamente democratico. La qual cosa è scocciante. Ma sono sicuro di aver ancora una volta frainteso...
Concludo con una domanda: è giusto intimidire il Presidente della Repubblica sventolando la minaccia della piazza? Corsi e ricorsi storici.
giovedì 25 febbraio 2010
Il paradosso
A proposito della storia dell'asilo di Goito, provincia di Mantova, dove l’iscrizione dei bambini da parte delle famiglie è legata a un preambolo in cui si legge che la scuola accoglie i bambini regolarmente iscritti dalle famiglie e persegue finalità educative e di sviluppo della loro personalità in una visione cristiana della vita, possiamo ricordare che in Terra Santa, nelle scuole cristiane gestite dalla Custodia francescana, ben altro contesto storico e politico dunque, accorrono anche giovani di altre religioni, soprattutto musulmani.
giovedì 18 febbraio 2010
Il Paese televisivo
martedì 16 febbraio 2010
lunedì 8 febbraio 2010
Palla al piede
Mezz'ora di SuperBowl in tv mi hanno indotto a fare alcune considerazioni. Il calcio è un'altra cosa. Continuità, intensità e immediatezza del gioco, anzitutto. Li, un'azione di 5-6 secondi e una pausa di 3 minuti. Qui, se il gioco si ferma quaranta secondi andiamo fuori di testa (e l'arbitro alla fine deve recuperare sennò se lo mangiano vivo).
E un mare di gente in campo. E un mare di regole. Poi, immaginate Totti, durante la partita, inquadrato a guardarsi le foto dall'alto delle sue azioni, forse per verificare un passaggio o uno schema, come uno dei giocatori, ieri sera.
E la filosofia di fondo non scordiamocela. Lì è il più forte che vince, sempre. Nel calcio no, ti basta un tiro in porta e puoi battere il Brasile.
Dai, quello sarà un grande spettacolo, ma il pallone è proprio un'altra cosa.
Fenestrelle
A commento di questo post di Natale Zappalà, Gianni Golotta scrive.
Complimenti a Zappalà. Lo invito ad insistere ed intanto offro alla lettura questo documento inviatomi da Franco Capomolla: "Storia e descrizione di un lager sconosciuto".
"Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce"
Questa è l’iscrizione che il visitatore può leggere ancora oggi su un muro della fortezza, entrando a Fenestrelle.
Fenestrelle è appunto una fortezza ubicata sulle montagne piemontesi dove, dal 1860 al 1870, furono deportati migliaia di meridionali che si opposero all'unità d’Italia e alla colonizzazione piemontese. Gli internati erano soprattutto poveri contadini ed ex soldati borbonici, i quali morirono di stenti e vessazioni perpetrati da chi si reputava un liberatore!
Al tempo si trattava di un insieme di forti, protetti da altissimi bastioni ed uniti da una scala, scavata nella roccia, di 4000 gradini. Era una gigantesca cortina fortificata resa ancor più spettrale dalla naturale asperità dei luoghi e dalla rigidità del clima.
I prigionieri erano assassini, sacerdoti, giovanetti, vecchi, miseri popolani e uomini di cultura. Senza pagliericci, senza coperte, senza luce sopravvivevano in condizioni disumane, perfino i vetri e gli infissi venivano smontati al fine di rieducare con il freddo i segregati. Laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei.
Pochissimi riuscirono a sopravvivere: la vita in quelle condizioni non superava i tre mesi, anche perché spesso i carcerati venivano uccisi arbitrariamente, o solo per aver proferito ingiurie contro i Savoia. Dunque nessuna spiegazione logica era alla base della loro misera prigionia e molti non erano nemmeno registrati, di conseguenza non si può avere oggi un preciso riscontro del numero dei morti, processati e non, e quindi delle motivazioni logiche di quanto accaduto.
E proprio a Fenestrelle furono vilmente imprigionati la maggior parte di quei valorosi soldati che, subito dopo la resa di Gaeta, sarebbero dovuti essere liberati al termine delle ostilità. Dopo sei mesi di eroica resistenza dovettero, invece, subire un trattamento infame: vennero disarmati, derubati di tutto e vigliaccamente insultati dalle truppe piemontesi.
Infine, i detenuti tentarono di organizzare una rivolta il 22 agosto del 1861 per impadronirsi della fortezza, ma fu scoperta in tempo ed il tentativo ebbe come risultato l'inasprimento delle pene tra cui la costrizione di portare al piede palle da 16 chili, ceppi e catene.
La liberazione, dunque, poteva avvenire solo attraverso la morte ed i corpi (non erano ancora in uso i forni crematori) venivano disciolti nella calce viva, collocata in una grande vasca.